26 APRILE 2014 NEL CASTELLO ANGIOINO DI COPERTINO.
Nella splendida e suggestiva sala dell'imponente castello Angioino di Copertino si è esibito il giovanissimo musicista Antonio Re con una perfomance strepitosa al pianoforte. Un'esibizione che ha lasciato senza fiato per la maestria ed abilità dimostrata. Il giovane pianista ha saputo svelarsi attraverso l'ondeggiarsi delle dita delicate ma al contempo sicure e decise, pronte a mostrare un maturo e determinato portamento. Con variazioni ritmate di andante, piano, veloce ha eseguito in maniera sublime brani dei classici di fama mondiale come Chopin, Beethoven, Grieg, Brahms, Rachmaninoff. Ha deliziato gli orecchi di una platea attenta e composta, ma soprattutto sbalordita per la semplicità con la quale Antonio ha esposto la sua bravura. Una musica che ha raggiunto l'animo di ogni spettatore, oltrepassando con intensità e acutezza la parte epidermica. In modo elegante e raffinato come è stato descritto a ben vedere dai sindaci di Copertino, Giuseppe ROSAFIO, di Leverano, Giovanni ZECCA, e dalla direttrice artistica del Castello dott.ssa Caterina RAGUSA , timido e schivo agli applausi, ha esibito la dote di pianista e un talento che coltiva da piccolo. Dopo tanti sacrifici e studio sembra raccogliere già i frutti del successo che gli auguriamo continui sempre in levare. È un'immensa gioia vedere ragazzi impegnati ed è una grande soddisfazione quando sono in particolare salentini, cresciuti in terra sì amara e a volte ingrata come scriveva Vittorio Bodini, ma fertile e ricca di succosi e saporiti frutti. Tuttavia Antonio Re non è stato solo, a lui si sono aggiunte le esibizioni dei maestri di pianoforte Carlo SCORRANO e Valentina PARENTERA, con un brano di Czerni (a quattro mani), completando il quadro ampiamente bello di per sé. Antonio Re mi par già di vederlo tra qualche anno nei grandi teatri europei o in altri celebri luoghi a suonare uno splendido pianoforte, incantando il pubblico e ottenendo il “sold out” ad ogni concerto proprio come il talentuoso e ormai famoso Giovanni Allevi. (Per le foto vedi La fotogallery)